Come avviare ed arredare uno studio di dottore commercialista

Il mestiere del dottore commercialista è tra i più belli, variegati e redditizi. Aprire uno studio di dottore commercialista è un investimento che, se gestito con criterio, permette di avere alti profitti. Tuttavia, è doveroso precisare che si tratta di un settore molto particolare, che si evolve costantemente anche dal punto di vista normativo. Essere sempre aggiornati sulle nuove disposizioni in materia è fondamentale. 

Un commercialista offre assistenza alle imprese in materia fiscale, giuridica e tributaria e si occupa dei documenti contabili. Così come l’economia globale si è evoluta, anche la professione di dottore commercialista è progredita in un percorso non più fatto di sola contabilità, ma che si è arricchito di stimolanti specializzazioni come, ad esempio, le consultazioni, le indagini penali, i processi internazionali e l’economia ambientale e digitale.

Per diventare dottore commercialista occorre una laurea in Economia e Commercio, Scienze dell’Economia o Scienze economico-aziendali ed è necessario effettuare un tirocinio presso lo studio di un professionista iscritto all’Albo dei dottori commercialisti. Dopo il praticantato, bisogna sostenere un esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione, dopodiché è possibile inoltrare la domanda di iscrizione all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Prima di poter aprire uno studio di dottore commercialista bisogna accertarsi di essere in possesso di una somma compresa approssimativamente tra i 30mila ed i 70mila euro. Chi non dovesse disporre di tale cifra può richiedere un finanziamento ad un istituto bancario. Alcune banche erogano finanziamenti ai professionisti.

Burocraticamente parlando, per avviare l’attività professionale di dottore commercialista occorre aprire la partita IVA, iscriversi all’INAIL per essere assicurati contro gli infortuni e le malattie professionali ed iscriversi alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti (CNPADC) per la gestione di contributi e di prestazione previdenziali.

Come allestire lo studio

L’arredamento di uno studio di dottore commercialista deve rispecchiare la serietà dell’attività svolta, trasmettendo un grande senso di professionalità. L’eleganza, l’ordine e l’arredamento fungono da biglietto da visita per lo studio stesso.

Nello studio di un commercialista svetta la scrivania, solida ed imponente, abbinata ad una poltrona direzionale dotata di rotelle, con alzata e schienale regolabili. Scegliete un tavolo solido ed adeguatamente ampio, affinché sopra di esso possano essere collocati sia il computer che i fascicoli, i faldoni ed i documenti necessari per il lavoro. Di fronte alla scrivania collocate le sedute per i clienti, meglio se imbottite; pareti attrezzate dalle forme accattivanti con librerie con funzione di archivio, una poltrona dalle linee semplici ed un tavolino basso in cristallo completano l’arredamento della stanza. Scegliete elementi d’arredo dallo stile classico, sobrio ed elegante, in materiali pregiati e dalle tonalità neutre. Sì a elementi di design, piante da interno ed accessori da scrivania.

All’ingresso dello studio, collocate un bancone per la segretaria/receptionist, accanto al quale posizionare almeno un paio di sedute per eventuali clienti in attesa. Si consiglia di allestire anche un piccola area caffè, in cui intrattenere colleghi, clienti e fornitori.

 

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